Prima della previsione vorrei fare una doverosa precisazione. Quando come in queste ultime ore veniamo lambiti da "sbuffi" di aria fresca e instabile in quota provenienti da Oltralpe, il catino della Val Padana diventa una vera e propria polveriera. Si, perchè quando l'aria calda e umida ristagna per qualche giorno in pianura con l'altapressione, si accumula un valore notevole di energia pronto a esplodere con la miccia giusta. Quello che ad oggi risulta impossibile da dire, nonostante la potenza dei calcolatori e dei modelli matematici, è il luogo (e a maggior ragione l'orario) in cui i fenomeni temporaleschi possono prendere vita. L'unica cosa possibile da prevedere è l'area dove con maggior probabilità si potranno verificare i temporali e aspettare che i primi fenomeni vengano rilevati dal satellite e dai radar per poi seguirne la traiettoria e capire dove andranno a colpire (che ad esempio è esattamente quello che fanno i "cacciatori di tornado" americani viaggiando alla ricerca di celle temporalesche seguendole sui radar). Questa impossibilità fisica a prevedere il punto preciso in cui si scateneranno i temporali porta quindi alla inevitabile previsione che parlerà di "monti e zone limitrofe"...o "regioni a Nord del fiume Po"...(io ad esempio non mi sbilancio mai sulla città precisa ne sull'orario). Capita così che nella propria città alle ore 18.00 non ha piovuto mentre magari a pochi chilometri di distanza ha invece fatto la grandine con danni e colpi di vento! Guardate stasera ad esempio...sta facendo temporali molto violenti a macchia di leopardo, mentre su alcune zone (anche poco distanti dai temporali) non cade nemmeno una goccia. Sta di fatto che nelle ultime 48 ore in Europa (Italia compresa) è caduto 1 MILIONE di fulmini come potete notare dalla carta qui sotto. Detto questo veniamo alla previsione per i prossimi giorni. Guardando la prima cartina qui sotto, che si riferisce a lunedì 27 pomeriggio, balza all'occhio la depressione europea (aree gialle) che dopo aver portato le tempeste in lungo e in largo nel cuore del Vecchio Continente si allontana verso Est. Notate anche un'altra figura molto evidente ovvero il famoso "anticiclone delle Azzorre" (area rossa più scura) che dall'Oceano si spinge verso la Spagna. Questo significa che da lunedì a mercoledì saremo accompagnati dall'altapressione che per una volta non sarà di origine africana e quindi avremo temperature estive, ma senza gli eccessi di questi ultimi giorni. Domani ancora leggermente instabile il NordEst, ma in miglioramento. Verso la fine di mercoledì 29 avremo invece una nuova depressione atlantica che lambirà le Alpi. La vedete (aree gialle) qui sotto nella seconda cartina dove l'altapressione risulta indebolita sul Nord Italia fin verso il Centro. Tra la sera di mercoledì e la sera di giovedì si potranno quindi verificare nuovi temporali per contrasto con l'aria instabile d'Oltralpe e ancora una volta risulterebbero più colpite le zone alpine e prealpine con qualche possibile sconfinamento sulle pianure limitrofe. Arriveremo così al primo weekend di Luglio che si dovrebbe aprire con l'altapressione ancora ben salda sul Nord Italia se si eccettuano le zone alpine dove resterebbe sempre possibile il pericolo temporale pomeridiano/serale. Riassumendo direi che andiamo incontro a una settimana estiva con temperature nella media almeno fino a mercoledì. Dopo un breve passaggio temporalesco (specie sui monti) da metà settimana dovrebbero risalire le temperature per un weekend sostanzialmente stabile.
Al momento non si vedono "scossoni" fino al 5 Luglio, momento in cui potrebbe palesarsi un vero "freno" all'estate, ma manca ancora troppo tempo per dirlo. Alla prossima per le conferme o le smentite. |
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Ottobre 2018
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