E con oggi se ne va via un altro pezzetto di Inverno...e lo fa lasciandosi alle spalle un Gennaio totalmente anomalo (almeno per quanto riguarda il Nord Italia) che si è accodato alle pazzie dei mesi precedenti. Si, fatta eccezione per i primissimi giorni dell'anno, non abbiamo avuto ne il freddo ne tantomeno la cosa che più di tutte sta mancando, oggi più che mai, ovvero la pioggia (e la neve in montagna). E' palese ormai la drammatica situazione in cui versano i fiumi, i laghi e i bacini idrici con molte frazioni e paesi di montagna in pieno allarme siccità da giorni, costretti a razionare l'acqua. Giusto per fare un esempio vicino ai milanesi e ai lombardi, il fiume Ticino è praticamente secco tanto che ci si può camminare sul letto! Ricordo che i fiumi, come il Ticino, servono ad irrigare i campi durante la prossima stagione primaverile oltre che a rifornire di acqua i canali artificiali come i Navigli di Milano (che sono stati chiusi con 3 settimane di anticipo e difficilmente riapriranno a fine marzo se la situazione non dovesse migliorare). Non parliamo poi della situazione inquinamento, che ha raggiunto valori di due se non tre volte la soglia massima di criticità per la salute a causa di questa assurda altapressione che schiaccia l'aria al suolo senza permetterne il lavaggio. Detto questo, cerchiamo di guardare le carte dei prossimi giorni alla ricerca di qualche segnale positivo. Sarà finalmente Febbraio il mese della svolta? Riusciremo a recuperare il pesante deficit idrico? Se ricordate, vi avevo descritto i "tre giorni della merla" come i tre giorni che quest'anno verranno ricordati per l'ennesimo record di caldo...e in effetti il mese di Febbraio si apre con una possente altapressione che porterà lo zero termico addirittura ai livelli più consoni per il mese di Luglio: tra lunedì e martedì per leggere il termometro a zero gradi si dovrà trovare una scala alta almeno 3000/3500 metri e in pianura si sfioreranno i 20 gradi primaverili! Anche oggi, come domenica scorsa, vorrei che vi immedesimaste in un astronauta e vi piazzaste idealmente sul Polo Nord guardando il nostro emisfero dall'alto, proprio come ritraggono le carte che ora andremo insieme ad analizzare. Torniamo così a parlare del Vortice Polare (VP), quella massa di aria gelida che ruota in senso antiorario sul Polo Nord e dai cui movimenti dipendono le sorti dell'Inverno alle medie e basse latitudini nel nostro emisfero (Italia compresa). La prima carta qui sotto si riferisce proprio a domani, lunedì 1 Febbraio. Come potete vedere il VP si è nuovamente compattato e si possono notare solo dei debolissimi cenni di "fastidio" da parte di alcune altepressioni (le tre frecce che vi ho disegnato), che non riescono per nulla a insidiare la massa gelida per poterla smuovere. All'interno del VP vi ho poi evidenziato delle profonde depressioni (le B) che stanno da giorni flagellando il Nord Europa, specie tra le Isole britanniche e la Scandinavia, con tempeste di vento, pioggia e neve e che proprio domani torneranno a colpire pesantemente quelle zone. Guardate invece verso le nostre latitudini e notate come dal Marocco si stacchi una lingua di aria calda in direzione della freccia e che ci coprirà completamente portando i tepori tipici della Primavera (area rosso/arancione). Se ricordate però, vi avevo anche accennato a un possibile cambiamento proprio intorno alla metà della prossima settimana. Ebbene, guardiamo la seconda carta qui sotto e notiamo che proprio in mezzo al VP si insidia una altapressione (A) che potrebbe da li costringere lo stesso Vortice a modificare i suoi movimenti. Inoltre notate l'altapressione che si ritira dall'Italia e si rifugia tra la Spagna e l'Oceano Atlantico. Proprio questo movimento creerà lo spazio necessario affinchè una perturbazione si possa tuffare verso di noi (in gergo si chiama saccatura). Vi ho infatti disegnato una piccola "B" sull'Italia nel senso della freccia, che sarà proprio la perturbazione atlantica in scorrimento sulle nostre teste tra martedì 2 notte e mercoledì 3. Tornerà quindi, anche se solo per qualche ora, la pioggia a bagnare soprattutto il NordEst, diciamo circa da Brescia verso Est. Al momento, se nei prossimi giorni non cambiano le carte, pare invece restare più asciutto il NordOvest. La neve in queste circostanze potrebbe cadere solo a quote medio/alte, quindi dai 1500/1800 mt in su. A seguire, quindi già da giovedì 4, torna a migliorare il tempo almeno fino a sabato 6. Entriamo così nella fase "fantameteo" con quello che pare essere il primo vero segnale di cambiamento. Guardiamo infatti la terza carta qui sotto e, oltre all'altapressione ancora presente proprio in mezzo al VP, notiamo tre "frecce" di altapressione ben distinte: una a sinistra che parte dalle coste occidentali del Nord America, una al centro proprio in pieno Oceano Atlantico e una a destra dalla Siberia. L'attacco contemporaneo al VP da parte di queste tre "frecce calde" potrebbe finalmente disturbare la trottola gelida polare. Quali conseguenze? Per le coste orientali degli States una nuova possibile ondata di freddo e neve intorno al 10 Febbraio. Per l'Europa e quindi per noi sul Nord Italia si attiverebbero finalmente le perturbazioni, perchè come vedete (ho disegnato una freccia a forma di uncino) masse di aria fredda e perturbata si tufferebbero verso il Mediterraneo. Riassumendo direi che Febbraio si apre travestito da Luglio, ma che nel giro di un paio di giorni l'anomalia viene riassorbita per dar spazio alla prima veloce perturbazione a metà settimana.
A quel punto, se tutto andrà come dicono le carte odierne, potrebbe iniziare finalmente una fase più consona per il periodo riportando la pioggia sulle pianure e la neve (potrebbe essere anche abbondante) sulle montagne. Non ci resta che sperare in Febbraio, ultimo mese utile, al quale affidiamo il compito di recuperare il deficit pluviometrico dei nefasti colleghi che l'hanno preceduto. Alla prossima per le conferme o le smentite. |
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Ottobre 2018
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