Un inizio di inverno così scoppiettante e sprintoso non lo si vedeva da anni. Come sempre accade, quando l'atmosfera si configura in un determinato modo per più di qualche giorno, tende poi a ripercorrere la stessa strada a lungo. In queste prime due settimane di Dicembre l'altapressione azzorriana ha deciso di andare a solleticare a più riprese il Vortice Polare, provocandone una deformazione (detta LOBO) che si è tuffata fin verso il Mediterraneo carica di aria gelida e instabile. Neve su buona parte d'Europa, Italia del Nord compresa e Alpi che finalmente si ritrovano discretamente ricoperte. Purtroppo la configurazione dei venti da Sud/Ovest ha fatto si che per più di 30 ore la pioggia sia caduta incessante su zone del Levante Ligure, dell'alta Toscana e dell'Emilia Romagna provocando alluvioni e straripamenti di fiumi oltre a forti mareggiate con onde alte fino a 7 metri sulla Liguria. E ora? Che accadrà? Guardiamo come sempre la carta dinamica che questa volta ritrae la situazione atmosferica da giovedì 14 a giovedì 21. Cosa notate facilmente? Io direi due fasi ben distinte. La prima, da domani fino a lunedì 18, che vede un nuovo innalzamento dell'altapressione (rosso/arancione) verso l'Islanda con una massa di aria gelida di origine polare (blu) che si tuffa verso il Mediterraneo. La seconda, da martedì 19 a giovedì 21, che vede invece l'altapressione "spanciare" sull'Europa riportando quindi calma e stabilità (Nord Italia compreso). Guardando la stessa situazione, ma posizionandoci sopra il Polo Nord (ovvero sopra il Vortice Polare), possiamo notare come questo, nel suo ruotare in senso antiorario intorno al suo perno, sia indebolito nei prossimi giorni da due anticicloni: uno sulle coste occidentali del Nord America e l'altro sull'Oceano Atlantico (quello che ci coinvolge da vicino). I due lobi che ne derivano andranno a portare due colate artiche ben distinte: la prima sulle coste orientali del Nord America e la seconda sull'Europa. Che tempo avremo quindi?
Questa volta la discesa artica verso l'Italia andrà ad impattare le Alpi e questa configurazione farà si che le regioni maggiormente coinvolte dal peggioramento saranno quelle del Centro Italia. Il Nord, a parte nevicate in quota sulle Alpi di confine, resterà perlopiù a secco, con solo l'estremo NordEst coinvolto da qualche precipitazione durante la seconda parte del venerdì. Caleranno invece nuovamente le temperature nel weekend sebbene in un clima secco e sostanzialmente soleggiato (salvo nebbie o nuvole base). Facendo un passo nel "fantameteo", possiamo dire che ad oggi non si vedono nuove precipitazioni degne di nota fino al 23 circa. Come sarà il Natale? Aspettiamo almeno l'aggiornamento di domenica prossima prima di iniziare a sbilanciarci. Alla prossima per le conferme o le smentite. |
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Ottobre 2018
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