Stasera vorrei aprire con una riflessione che condivido con voi. Vi siete chiesti dove siano finiti i proclamatori di inverni polari, sepolture nevose e glaciazioni storiche con record di freddo su tutta Italia? Si, mi riferisco proprio a quelli che già a fine Agosto pronosticavano per l'ennesima volta un inverno da record di freddo con frasi ad effetto mediatico "attira click a tradimento"? Non potendo negare l'evidenza del loro ennesimo fallimento...ora sono li a cercare qualche escamotage per alimentare comunque le visite del "meteo boccalone" di turno e si stanno divertendo a coniare nuovi nomignoli per battezzare le tante perturbazioni atlantiche di passaggio in questi giorni cercando di trasformarle in "mostri epici" capaci di distruggere tutto! Purtroppo tocca constatare che questa "meteo disinformazione" continua ad essere seguitissima da milioni di italiani che "abboccano" all'amo con una semplicità davvero disarmante. Gli stessi italiani che, dopo essersi affidati all'ennesima meteo bufala, vanno in giro a lamentarsi del fatto che le previsioni non ci azzeccano mai! Triste, anzi molto triste...ma terribilmente reale. Basterebbe informarsi in maniera attiva anzichè affidarsi al primo proclamo "attira curioso"! Qui su questo sito cerco da anni di trasmettere in primis la passione che lo alimenta e poi di fornire spunti e piccole nozioni sui meccanismi che si nascondono dietro qualsiasi evento atmosferico....insomma la sola "mission" di questo blog è quella di far crescere la curiosità nel lettore cercando di fornire le motivazioni che portano alle previsioni nel modo più semplice possibile. Per questo ringrazio tutti voi che avete colto l'essenza del mio intento e che avete la costanza di leggermi amplificando nella rete il "meteoteffismo" (non preoccupatevi non è una malattina grave) con il vostro prezioso "passaparola" virtuale e non, Torniamo ora a parlare di meteo e di quella massa gelida che rotea sul Polo Nord e che risponde al nome di VP o Vortice Polare. Se ricordate, dopo tante settimane di falliti tentativi da parte delle altepressioni nel "solleticarlo" per smuoverlo dalla sua posizione, finalmente il flusso nord atlantico è riuscito ad abbassarsi di latitudine riportando le depressioni sulle nostre teste (e direi che ce ne siamo accorti). Nulla di invernale sia chiaro, nel senso che il freddo continua e continuerà ad essere un tabù per questa "falsa stagione" che si avvia verso la sua naturale conclusione. Siamo decisamente passati da un eccesso all'altro: da un'infinita estate siccitosa ad un tardo autunno super piovoso (pensate che in queste prime due settimane è caduto il doppio della normale pioggia che si registra di media in tutto il mese di Febbraio). L'ultima volta vi avevo scritto che intorno al 15 l'altapressione delle Azzorre si sarebbe lanciata verso le Isole britanniche richiamando un pezzetto di freddo artico addirittura fino al cuore del Nord Africa. Ecco la conferma nella prima carta qua sotto. Una possente altapressione sul comparto russo (a destra) schiaccia il VP che viene contemporaneamente "attaccato" da due frecce di altapressione. La prima sulle coste occidentali del Nord America (in alto a sinistra) che è la causa del freddo glaciale piombato sulle coste orientali (-18 gradi a New york). La seconda è proprio la nostra altapressione delle Azzorre (in basso al centro) che salendo "stuzzica" il VP il quale a sua volta lancia l'offensiva gelida verso il basso (la lingua blu che arriva fino in Marocco). Proprio la direzione di questa lingua blu (detta "saccatura" in gergo tecnico) giustifica il titolo di questo articolo: poche centinaia di chilometri più ad Est e l'Italia sarebbe stata coinvolta dalla prima vera colata fredda di questo "non inverno". Invece Madre Natura ha voluto che la colata artica finisse in Spagna, Portogallo e Marocco. Cosa succederà sull'Italia? Come vi ho anticipato nei giorni scorsi, proprio il forte contrasto termico tra la massa d'aria fredda in discesa sul Marocco e l'aria calda del Mare Nostrum darà vita a un ciclone mediterraneo a largo della Sardegna. Rispetto all'ultima volta però pare essere cambiata la direzione del ciclone, che andrebbe a coinvolgere maggiormente il Centro e più marginalmente il Nord Italia. Peggioramento quindi notevolmente ridimensionato per il Nord rispetto alle precedenti emissioni modellistiche che vedevano un forte rischio alluvionale. Un lunedì mattina senza precipitazioni sul Nord con un peggioramento dal pomeriggio, specie sulle regioni di Nord Est. Durante la notte e nella giornata di martedì ancora pioggia sul NordEst e sulle regioni centrali del Nord, mentre resta solo marginalmente coinvolto il NordOvest (colpite le zone più a Sud del fiume Po). Mercoledì migliora sul NordOvest e resta ancora molto instabile il NordEst. La neve potrà cadere durante le precipitazioni, ma solo a quote medio/alte. La seconda cartina qui sotto si riferisce a venerdì 19, giorno in cui vi avevo accennato a un miglioramento del tempo. Il VP come potete notare si ricompatta tranne che sul comparto europeo dove insiste una zona leggermente instabile (aree verdi) conseguenza della precedente colata artica. Tenete però sott'occhio quella freccia associata all'altapressione delle Azzorre (in basso a destra), perchè potrebbe avere un ruolo importante nel prossimo weekend. Nella terza cartina qui sotto si parla infatti del prossimo weekend e come vi ho scritto appena sopra, l'altapressione spinta dalla freccia andrà a isolare sul Marocco/Spagna una "goccia fredda instabile" (cerchietto con la B) mentre riporterà il tempo asciutto e stabile sull'Italia (aree rosse/arancioni). Riassumendo direi che i primi due/tre giorni della settimana saranno ancora molto perturbati, mentre verso il weekend l'altapressione tenderà a riportare la stabilità.
Ad oggi la traiettoria del ciclone mediterraneo pare coinvolgere meno intensamente il Nord Italia rispetto a quanto previsto fino a ieri. Nel caso di aggiornamenti importanti mi farò risentire con un'edizione speciale. Alla prossima per le conferme o le smentite. |
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Ottobre 2018
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