aLo aspettavamo ormai da qualche settimana e alla fine è arrivato con puntualità svizzera. Il preannunciato "colpo di coda invernale" è arrivato proprio sullo scadere del tempo utile e per mano di una configurazione atmosferica davvero anomala per il periodo, giusto per ricordarci che nell'era del "Riscaldamento Globale" gli eccessi (sia di caldo che di freddo) sono ormai la norma . Una possente altapressione si è spinta fino al Polo Nord (dove oggi si sono registrati appena 0°C) e ha di fatto spezzato il Vortice Polare in due "lobi", uno dei quali è al momento a spasso per l'Europa (valori termici decisamente sotto lo zero ovunque, con punte di -30/-25 °C sulle nazioni più orientali). Il gelo siberiano si è insinuato sul Nord Italia entrando dalla porta della Bora (Trieste) durante la domenica, portando un forte vento che ha di fatto contribuito a rendere la sensazione di freddo ancora più pesante (in gergo questo fenomeno si chiama "wind chill"). In pratica il vento rimuove la "pellicola tiepida" dalla nostra pelle, lasciandola maggiormente esposta al freddo ed aumentando la sensazione di disagio. La neve ha fatto visita alle Alpi (specie quelle occidentali) e qualche fiocco è stato trasportato dal vento anche sulle principali città di pianura. L'aria gelida da Est è di fatti secca e priva di umidità (dato che non passa sopra nessun mare) e pertanto generalmente non porta precipitazioni di rilievo. La neve è caduta maggiormente sulle Alpi occidentali (Torino imbiancata essendo appena sotto le Alpi) per colpa dell'effetto "STAU": il vento soffiando da Est verso Ovest e "sbattendo" sulle Alpi, ha di fatto innalzato di quota l'aria umida preesistente favorendo il fenomeno della "condensazione" e quindi portanto le precipitazioni (a carattere nevoso visto il freddo). E ora cosa ci dobbiamo aspettare? Guardiamo con attenzione la carta dinamica qui sotto (periodo di validità 26 febbraio/4 Marzo). Il lago di aria fredda (blu) deve ancora continuare la sua corsa per un paio di giorni, mentre l'altapressione (giallo) dilaga sui mari del Nord e sulla Scandinavia. Attenzione a quella depressione in arrivo dall'Oceano Atlantico da mercoledì 27 (cerchi concentrici bianchi su sfondo blu/viola). Dopo che il lago di aria gelida si sarà depositato al suolo su quasi tutta Europa, ecco che quella depressione avrà il compito di riportare le perturbazioni atlantiche da Ovest. Questo comporterà, proprio per il 1 Marzo, l'arrivo di una forte "scaldata" dopo giorni di ghiaccio e il ritorno delle precipitazioni che, scorrendo su un vasto "cuscinetto freddo", potrebbero risultare, almeno inizialmente, a carattere nevose. Se guardiamo la carta dinamica delle temperature possiamo notare come, proprio a partire dal primo giorno della Primavera meteorologica (1 Marzo), il rialzo delle temperature sarà notevole: il gelido color viola sarà spazzato via in poche ore dal più mite verde. Riassumendo direi che nei prossimi giorni tremeremo per il forte freddo (le temperature massime difficilmente andranno sopra i 2°C), ma saranno giornate secche.
E' ancora presto per dirlo (arriveranno conferme nei prossimi giorni), ma attualmente è altamente probabile che la depressione atlantica in arrivo da mercoledì 28 sera riporti le precipitazioni anche sul Nord Italia. Questo significa che, dato lo spesso "cuscino freddo" al suolo intrappolato nella Pianura Padana, tra mercoledì sera e giovedì 1 Marzo potrebbe arrivare la neve anche in pianura, specie sulle regioni di NordOvest. La situazione è ancora abbastanza nebulosa dato che tutto dipenderà dall'effettiva posizione della depressione atlantica, pertanto vi rimando al prossimo aggiornamento e ai quotidiani aggiornamenti sulla pagina FB. Alla prossima per le conferme o le smentite. |
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Ottobre 2018
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