Tutto è andato secondo i piani: vortice depressionario nel cuore del Mediterraneo che ha portato la neve sul Piemonte e la Liguria, qualche debole precipitazione sul resto del NordOvest e il nulla totale sul NordEst. Pesante invece la situazione sulla Sardegna (con forti allagamenti) e parzialmente su Sicilia sud/orientale e Jonio, per non parlare del fatto che in Algeria è comparsa la neve nel deserto dopo decenni: potere del ciclone. La fantastica fotografia satellitare ripresa oggi dallo spazio ritrae proprio quello che vi ho appena descritto: il Nord è secco e brullo ad eccezione del Piemonte e dell'entroterra ligure che sono ricoperti da neve (parzialmente) e nuvole. E' indubbiamente un DISASTRO AMBIENTALE quello che stiamo vivendo, con l'Inverno che anche quest'anno è partito con il piede decisamente sbagliato. Oggi con il solstizio d'Inverno (da qui in avanti le giornate si allungano) si decreta ufficialmente l'inizio della stagione fredda in astronomia, mentre vi ricordo che per la meteorologia questo termine ha già avuto inizio il 1 Dicembre. E ora quindi cosa attenderci? Purtroppo l'ultima volta vi avevo scritto che sarebbe stato un veloce, seppur "tosto", cambiamento e che già a partire dal 22 l'altapressione avrebbe riguadagnato il suo posto....ebbene si...oggi vi confermo la previsione! Le carte non lasciano nessuno spazio alla fantasia: ALTAPRESSIONE che regnerà sovrana ancora a lungo. Weekend natalizio che nulla avrà a che fare con quello che, forse un tempo, ci si poteva attendere a queste latitudini e in questo periodo. Oggi, nel 2016 e in pieno mutamento climatico, questa configurazione pare essere una di quelle che la Natura tende a riproporci anno dopo anno. Il Vortice Polare, che a Novembre vi descrivevo come "debole" e favorevolmente incline a un possibile inverno dinamico, in effetti si sta ricompattando dopo aver portato gelo e neve in Nord America e in Europa dell'Est. La carta qui sotto ritrae la situazione di Santo Stefano con l'altapressione (arancione/giallo) protagonista della scena e con il probabile ritorno delle inversioni termiche e delle nebbie in valle e pianura. Farà caldo si...e in montagna si potrà andare anche in felpina per una passeggiata. Spiace molto, oltre che per il Pianeta in sé, anche per tutti coloro che stanno già vivendo una crisi turistica sulle vette e ai quali ahimè oggi non posso ancora portare buone notizie. Cercando di spingerci ancora più in la nel tempo, verso il "fantameteo", non si riesce a trovare la "svolta". La carta qui sotto si riferisce quasi a fine anno e ritrae ancora una ingombrante altapressione (arancione/giallo) che va dal Marocco alla Scandinavia e una possibile nuova discesa artica (blu) sui Balcani che potrebbe coinvolgere marginalmente solo il Centro/Sud lato Adriatico. Che dire se non che la situazione anche quest'anno non si sta, per il momento, mettendo molto bene?
Sta per concludersi l'ennesimo anno che avrà registrato un nuovo record di caldo a livello planetario...dal 2000 in avanti in pratica quasi ogni anno batte il precedente per il valore di temperatura media e sempre a causa del suo innalzamento. Non ci resta che vedere giorno dopo giorno come si svilupperanno le carte meteo, sperando di potervi perlomeno raccontare presto di scenari più normali e decisamente meno anomali di quelli attuali. Alla prossima per le conferme o le smentite. |
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Ottobre 2018
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