PREVISIONI METEO PER IL NORD ITALIA
  • Home
  • Previsioni
  • Contattami

Previsioni e tendenze

Sarà Febbraio il mese della rivincita?

31/1/2016

Commenti

 

E con oggi se ne va via un altro pezzetto di Inverno...e lo fa lasciandosi alle spalle un Gennaio totalmente anomalo (almeno per quanto riguarda il Nord Italia) che si è accodato alle pazzie dei mesi precedenti.
Si, fatta eccezione per i primissimi giorni dell'anno, non abbiamo avuto ne il freddo ne tantomeno la cosa che più di tutte sta mancando, oggi più che mai, ovvero la pioggia (e la neve in montagna).
E' palese ormai la drammatica situazione in cui versano i fiumi, i laghi e i bacini idrici con molte frazioni e paesi di montagna in pieno allarme siccità da giorni, costretti a razionare l'acqua.
Giusto per fare un esempio vicino ai milanesi e ai lombardi, il fiume Ticino è praticamente secco tanto che ci si può camminare sul letto! Ricordo che i fiumi, come il Ticino, servono ad irrigare i campi durante la prossima stagione primaverile oltre che a rifornire di acqua i canali artificiali come i Navigli di Milano (che sono stati chiusi con 3 settimane di anticipo e difficilmente riapriranno a fine marzo se la situazione non dovesse migliorare).
Non parliamo poi della situazione inquinamento, che ha raggiunto valori di due se non tre volte la soglia massima di criticità per la salute a causa di questa assurda altapressione che schiaccia l'aria al suolo senza permetterne il lavaggio.

Detto questo, cerchiamo di guardare le carte dei prossimi giorni alla ricerca di qualche segnale positivo.
Sarà finalmente Febbraio il mese della svolta? Riusciremo a recuperare il pesante deficit idrico?
Se ricordate, vi avevo descritto i "tre giorni della merla" come i tre giorni che quest'anno verranno ricordati per l'ennesimo record di caldo...e in effetti il mese di Febbraio si apre con una possente altapressione che porterà lo zero termico addirittura ai livelli più consoni per il mese di Luglio: tra lunedì e martedì per leggere il termometro a zero gradi si dovrà trovare una scala alta almeno 3000/3500 metri e in pianura si sfioreranno i 20 gradi primaverili!

Anche oggi, come domenica scorsa, vorrei che vi immedesimaste in un astronauta e vi piazzaste idealmente sul Polo Nord guardando il nostro emisfero dall'alto, proprio come ritraggono le carte che ora andremo insieme ad analizzare.

Torniamo così a parlare del Vortice Polare (VP), quella massa di aria gelida che ruota in senso antiorario sul Polo Nord e dai cui movimenti dipendono le sorti dell'Inverno alle medie e basse latitudini nel nostro emisfero (Italia compresa).

La prima carta qui sotto si riferisce proprio a domani, lunedì 1 Febbraio.
Come potete vedere il VP si è nuovamente compattato e si possono notare solo dei debolissimi cenni di "fastidio" da parte di alcune altepressioni (le tre frecce che vi ho disegnato), che non riescono per nulla a insidiare la massa gelida per poterla smuovere.
All'interno del VP vi ho poi evidenziato delle profonde depressioni (le B) che stanno da giorni flagellando il Nord Europa, specie tra le Isole britanniche e la Scandinavia, con tempeste di vento, pioggia e neve e che proprio domani torneranno a colpire pesantemente quelle zone.
Guardate invece verso le nostre latitudini e notate come dal Marocco si stacchi una lingua di aria calda in direzione della freccia e che ci coprirà completamente portando i tepori tipici della Primavera (area rosso/arancione).
Immagine
Se ricordate però, vi avevo anche accennato a un possibile cambiamento proprio intorno alla metà della prossima settimana.
Ebbene, guardiamo la seconda carta qui sotto e notiamo che proprio in mezzo al VP si insidia una altapressione (A) che potrebbe da li costringere lo stesso Vortice a modificare i suoi movimenti.
Inoltre notate l'altapressione che si ritira dall'Italia e si rifugia tra la Spagna e l'Oceano Atlantico. Proprio questo movimento creerà lo spazio necessario affinchè una perturbazione si possa tuffare verso di noi (in gergo si chiama saccatura).
Vi ho infatti disegnato una piccola "B" sull'Italia nel senso della freccia, che sarà proprio la perturbazione atlantica in scorrimento sulle nostre teste tra martedì 2 notte e mercoledì 3.
Tornerà quindi, anche se solo per qualche ora, la pioggia a bagnare soprattutto il NordEst, diciamo circa da Brescia verso Est. Al momento, se nei prossimi giorni non cambiano le carte, pare invece restare più asciutto il NordOvest.
La neve in queste circostanze potrebbe cadere solo a quote medio/alte, quindi dai 1500/1800 mt in su.
A seguire, quindi già da giovedì 4, torna a migliorare il tempo almeno fino a sabato 6.
Immagine
Entriamo così nella fase "fantameteo" con quello che pare essere il primo vero segnale di cambiamento.
Guardiamo infatti la terza carta qui sotto e, oltre all'altapressione ancora presente proprio in mezzo al VP, notiamo tre "frecce" di altapressione ben distinte: una a sinistra che parte dalle coste occidentali del Nord America, una al centro proprio in pieno Oceano Atlantico e una a destra dalla Siberia.
L'attacco contemporaneo al VP da parte di queste tre "frecce calde" potrebbe finalmente disturbare la trottola gelida polare.
Quali conseguenze? Per le coste orientali degli States una nuova possibile ondata di freddo e neve intorno al 10 Febbraio.
Per l'Europa e quindi per noi sul Nord Italia si attiverebbero finalmente le perturbazioni, perchè come vedete (ho disegnato una freccia a forma di uncino) masse di aria fredda e perturbata si tufferebbero verso il Mediterraneo.
Immagine
Riassumendo direi che Febbraio si apre travestito da Luglio, ma che nel giro di un paio di giorni l'anomalia viene riassorbita per dar spazio alla prima veloce perturbazione a metà settimana.
A quel punto, se tutto andrà come dicono le carte odierne, potrebbe iniziare finalmente una fase più consona per il periodo riportando la pioggia sulle pianure e la neve (potrebbe essere anche abbondante) sulle montagne.
Non ci resta che sperare in Febbraio, ultimo mese utile, al quale affidiamo il compito di recuperare il deficit pluviometrico dei nefasti colleghi che l'hanno preceduto.
Alla prossima per le conferme o le smentite.

Commenti

Parliamo di questi giorni della merla su RSN...

29/1/2016

Commenti

 
Commenti

Arrivano i giorni della Merla

27/1/2016

Commenti

 
C'era una volta una merla bianca, che per non patire troppo il freddo improvviso di un insolito fine Gennaio, si rifugiò per tre giorni in un camino uscendone tutta nera per la fuligine.
Si, questa è una delle tante versioni della leggenda che ha dato vita al detto popolare "arrivano i tre giorni della merla".
In effetti, statisticamente parlando, i giorni più freddi dell'inverno coincidono spesso con la fine di Gennaio e l'inizio di Febbraio, ma va da sé che in un' annata complessa e drammaticamente anomala come quella attuale anche il detto popolare debba essere quantomeno rivisto.
Diciamo che quest'anno la merla arriva dal Nord Africa e porta con se braghette e t-shirt...c'è poco da esserne felici, ma purtroppo è così!
Pensate che addirittura tra domenica e lunedì, proprio nel pieno dei giorni della merla, lo zero termico (quindi la quota in cui si registrano 0°C) si attesterà intorno se non oltre ai 3000 metri!
Si avete capito bene...per avere zero gradi centigradi occorrerà scalare le cime alpine fin verso i 3.000 metri di altezza....solitamente questi valori li ritroviamo in pieno Luglio.

Prima di procedere con la consueta analisi delle carte meteo ci tenevo a ringraziarvi tutti, perchè l'aggiornamento della scorsa domenica, quello in cui ho descritto più nel dettaglio i movimenti che si nascondono dietro al VORTICE POLARE, ha stracciato ogni record di visite al sito tanto da farmi davvero arrossire! Grazie di cuore a tutti quelli che leggono e che condividono su FB o con il passaparola!

E ora procediamo con l'analisi delle carte appena sfornate dal Centro di calcolo americano.
Guardiamo la prima qui sotto...cosa si nota a colpo d'occhio?
Si vedono dei colori viola tendenti al nero alle alte latitudini (dalla Scozia in su) che scorrono beati e sereni seguendo la rotazione antioraria del VORTICE POLARE, quella massa fredda che gira senza sosta bella compatta sul Polo Nord fin tanto che qualcuno non la va a stuzzicare (rileggete sul sito l'articolo precedente a questo se vi siete persi la spiegazione sul meccanismo del VP).
Appena sotto al blu si vede invece tanto arancio e rosso che sta a significare una massa di aria mite che scorre anch'essa tranquilla e beata alle medio/basse latitudini.
Nel punto di contatto tra queste due masse diametralmente opposte (la linea bianca che vi ho disegnato), prendono vita forti venti che soffiano tesi tra le Isole britanniche e la Scandinavia da Ovest verso Est.
L'Italia in tutto questo ingranaggio sta li, sotto la sua coperta di altapressione, che porta temperature sopra le medie e quasi zero precipitazioni, anche se tra giovedì e venerdì qualche nuvoletta un pochino più organizzata potrebbe anche formarsi (due goccette sporadiche e nulla più specie nelle zone a sud del fiume Po).
Immagine
Arriviamo così alla domenica e al lunedì, primo giorno del nuovo mese di Febbraio, con la coperta anticiclonica (altapressione) che si spinge ancora più possente nel cuore dell'Europa facendo schizzare le temperature ancora più in alto come ho scritto poco fa.
Il VP (vortice polare), come vedete anche dalla seconda cartina qui in basso, se ne sta ancora bello compatto e tranquillo sulle alte latitudini concentrato sul suo roteare in senso antiorario sul Polo Nord.
Immagine
A un certo punto, ma qui dobbiamo entrare nel quasi "fantameteo" vista la distanza temporale, intorno alla metà della prossima settimana un piccolo balzello del VP verso il basso potrebbe anche scapparci.
Guardiamo la terza cartina qui sotto e notiamo infatti che in pieno Oceano Atlantico l'altapressione (aree giallo/arancio) potrebbero decidere di lanciarsi verso Nord nella direzione della freccia.
Questa "freccetta" scagliata verso il VP andrebbe così a solleticarlo e a chiamare come risposta una leggera "sbuffatina" fredda dal Polo verso il basso nella direzione della freccia.
Ecco spiegato il motivo per cui questa "ondulazione" (vi ho proprio disegnato la linea come un'onda) potrebbe portare finalmente una breve perturbazione tra mercoledì 3 e giovedì 4 sul Nord Italia.
Si rivedrebbero così la pioggia in pianura e un pochetto di neve in montagna (sopra i 1.500/2000 metri sia chiaro). Sarebbe comunque poca cosa visto che durerebbe lo spazio di 24/36 ore o poco più.
Immagine
Tempo fa vi scrissi che l'altapressione sarebbe rimasta sopra le nostre teste più o meno fino al 4/5 Febbraio e direi che se non ci saranno grossi colpi di scena sarà così.
Ci sono speranze che, dopo questa prima ondulazione di metà settimana prossima, possa crearsi un certo dinamismo atmosferico capace finalmente di smuovere la situazione.
A dar man forte a questa ipotesi, pare esserci anche uno scombussolamento in seno al Vortice Polare (in gergo tecnico uno "stratwarming atmosferico") che potrebbe indebolirlo e farlo spostare dalla sua sede di origine se non addirittura farlo spezzare in più "pezzetti" (lobi) capaci di andare a spasso per le medie latitudini.

Inutile fasciarsi la testa in anticipo...per ora ci tocca solo accogliere la merla in pantaloncini e maglietta!
Alla prossima per le conferme o le smentite.
Commenti

La situazione si fa seria...e vi spiego il perchè

24/1/2016

Commenti

 
Oggi vorrei che queste mie righe facessero cogliere la gravità della situazione climatica che stiamo vivendo anche ai lettori più "caldofili" ovvero quelli che gioiscono per le giornate di sole e mitezza che viviamo da molto, troppo tempo!
Si, direte voi, che c'è di male nel gioire delle giornate soleggiate che mettono il buon umore al posto di quelle fredde, cupe e piovose che dovrebbere caratterizzare questo periodo dell'anno?
Da un punto di vista "umorale" direi che avete ragione voi...il sole è bello e gratifica lo spirito, ma nelle prossime righe vi spiegherò il motivo per cui la Terra non sempre dovrebbe girare allo stesso ritmo del nostro umore.
Il 2015 si è concluso come l'anno più caldo di sempre a livello planetario (da quando esistono le misurazioni ovvero 140 anni)...lo scostamento dalle medie delle temperature registrate nei decenni è addirittura di quasi 1 GRADO e dal 2000 in avanti ogni anno batte, per il caldo, il precedente. Preoccupante no?
Se escludiamo i primi giorni del 2016, quando finalmente qualche spiffero atlantico ha portato pioggia sulle pianure e un pochino di neve sulle Alpi, sono quasi 4 mesi che il Nord Italia vive un periodo di siccità estrema.
Questo, tradotto, ha le seguenti principali conseguenze:
  • i tassi di inquinamento salgono a livelli preoccupanti giorno dopo giorno non essendoci ricambio e lavaggio d'aria. Smog = danni alla salute sempre crescenti
  • i bacini idrici (fiumi e laghi) si stanno seccando riducendo drasticamente la loro capacità idrica. Siccità = meno acqua potabile, a partire dai paesi di montagna che in questi giorni cominciano a razionalizzare l'arrivo dell'acqua nei rubinetti delle case
  • agricoltura a rischio nei prossimi mesi. Si perchè l'acqua serve anche per irrigare i campi in primavera. No acqua = meno irrigazione e quindi colture a rischio con danni anche economici
  • ghiacciai che si ritirano. Nei prossimi giorni avremo nuovamente "inversione termica" con temperature più miti in montagna che in pianura (dove tornano le nebbie). Mitezza in quota = scioglimento dei ghiacci e delle nevi. Abbiamo perso più del 50% dei ghiacciai alpini negli ultimi decenni.
  • terreni secchi e aridi che non riescono a drenare la pioggia in caso di forti precipitazioni in primavera. Aridità = possibili allagamenti lampo
Capite quindi perchè insisto nel dire che, sebbene il sole faccia bene allo spirito, è estremamente dannoso per la vita sulla Terra in generale se arriva in una stagione in cui non dovrebbe dominare?

Detto questo, vediamo ora insieme il motivo di questa situazione. Perchè ad esempio mentre da noi si "muore di sete", in America sono sotto una tormenta di neve o in Cina registrano un freddo record mai visto?
La colpa è per la maggior parte da imputare al Vortice Polare.

Vi ricordate quando a Dicembre vi scrissi del VP (il Vortice Polare) spiegandovi cosa fosse e quali conseguenze avesse sul meteo del nostro emisfero? Se non ricordate trovate l'articolo a questo link... www.meteotef.com/previsioni/december-27th-2015

Immaginate di guardare la Terra dallo spazio e immaginatevi una specie di cuffia ripiena di gelatina molle e plasmabile proprio sul Polo Nord (si lo so è difficile, ma non mi viene in mente altro da farvi visualizzare scusate...ahahahah).

Ecco immaginiamo che questa cuffia gelatinosa sia ripiena di aria gelida e che ruoti sul Polo Nord standosene bella tranquilla e compatta e lasciando così il freddo gelido a Nord del nostro emisfero e il tepore a Sud, più o meno sull'Europa e sul Mediterraneo.
Questo è proprio quello che sta succedendo in questi mesi dominati da un Vortice Polare robusto e compatto.

Tutto tace fin quando una lingua ripiena di aria calda e umida si stacca dalle basse latitudini (Africa o Azzorre per esempio) e si lancia verso il Polo a gran velocità come una freccia.
Quando la "freccia calda" arriva a destinazione e colpisce la cuffia gelatinosa (il VP appunto), quest'ultima "plasma" la sua forma deformandosi o addirittura spezzandosi in più "lobi".
Quando questo avviene, i lobi o le deformazioni della cuffia polare si spostano dalla loro sede originale e vanno a spasso in giro per l'emisfero portando così aria artica gelida a volte in America o in Asia o ancora in Europa.
In questi giorni per esempio, un pezzetto di Vortice Polare "disturbato" si è tuffato sulle coste orientali degli USA (portando la tempesta di neve), mentre nei giorni precedenti un altro pezzetto si era spostato sui Balcani (da dove poi ha colpito il Centro e il Sud Italia con la neve).

E ora cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni?
Guardate la prima cartina qui sotto che ritrae il nostro emisfero dall'alto del Polo...immaginatevi di volare con lo sguardo sopra il polo Nord.
Nell'immagine vi ho disegnato i contorni che rinchiudono il Vortice Polare (la cuffia gelatinosa e fredda) e tre frecce che sono rispettivamente tre lingue calde di altapressione (una delle quali, quella centrale in basso, andrà ad interessare l'Europa e quindi l'Italia).

In pratica mentre la freccia africana (quella centrale) riporterà l'altapressione dal Mediterraneo fino alla Scandinavia (Italia compresa), un pezzo del VP (area blu) si infilerà nel cuore dell'Est europeo (proprio tra la nostra freccia africana e la freccia asiatica più sulla destra nell'immagine).
Sui nostri cieli torna quindi l'alito caldo e umido africano e con esso tornano a salire le temperature e a riformarsi le nebbie per inversione termica sulle pianure e nelle vallate alpine.
Immagine
Ma quanto durerà questo nuovo periodo di altapressione malefica?
Quando il Vortice Polare ci invierà un pezzetto sulla testa portando finalmente un pochino di vero Inverno?
Guardate la seconda carta qui sotto che ritrae la situazione del VP e del nostro emisfero a cavallo dei primi giorni di Febbraio.
Cosa notate?
Io noto che il VP (la cuffia fredda e gelatinosa) si ricompatta tornando "tondo" e che le freccie di altapressione in grado di "disturbarlo" restano davvero distantissime dall'Europa (una in pieno Oceano Pacifico e l'altra nell'estremo Oriente).
Tradotto significa che l'altapressione regnerà sovrana per un bel pò di tempo...nell'immagine la vedete bella tranquilla sull'Europa sdraiata in senso orizzontale.
Immagine
Per trovare una carta invernale nel vero senso della parola dobbiamo tuffarci nel FANTAMETEO...ovvero nel periodo in cui le previsioni hanno una affidabilità inferiore al 30% (quindi bassissima).
Guardate un pò nella terza cartina cosa potrebbe (e sottolineo il potrebbe) succedere intorno al 7/8 di Febbraio?
Una freccia di altapressione si potrebbe staccare dalle Azzorre andando a colpire la cuffia gelatinosa (il VP) in un punto tale per cui un pezzetto di essa si trasferirebbe di conseguenza nel cuore dell'Europa e quindi sull'Italia portando freddo e neve (non è detto che colpisca il Nord sia ben chiaro...dipende sempre da come impatta la barriera alpina).
Immagine
Per ora quindi dobbiamo vivere e accontentarci di quanto il vero meteo e non il fantameteo ci racconta.
Riassumendo tutta la "sbrodolata" che vi ho scritto sopra (spero siate riusciti a leggerla e soprattutto sia riuscito a rendere i concetti i più chiari possibile) direi...il VP si ricompatta sul Polo Nord lasciando libera l'altapressione di dominare nuovamente sui nostri cieli.
Il tempo sarà quindi tendenzialmente soleggiato specie sui rilievi, mentre sulle pianure ci saranno spesso nuvole basse e le nebbie. La possibilità che possa fare qualche goccia di pioggia è confinata al prossimo fine settimana, ma sarebbe comunque da confermare e ben poca cosa.
Tornano a risalire le temperature, specie in montagna, quindi attenzione al pericolo slavine.

Alla prossima per le conferme o le smentite.

Commenti

Storia di un raggio di sole...e dei colori nel cielo

21/1/2016

Commenti

 
Immagine
Chi di voi non si è mai fermato davanti ad un  alba mozzafiato  o ad un  tramonto sul mare rapito dalla bellezza che la Natura sa regalare ai nostri occhi? Penso nessuno. E vi è mai capitato di pensare al  motivo per cui il cielo si tinge di colori sempre diversi , che possono andare dal blu cobalto al giallo intenso o al  motivo per cui una nuvola risulta bianca ed un'altra invece grigia o nera ? Forse a questo ci avete pensato in pochi. Eppure il motivo di questo spettacolo naturale che ogni giorno apprezziamo è semplicemente racchiuso nella storia di un raggio di luce.
 Concentratevi su un minuscolo raggio luminoso  che comincia la sua avventura nel momento in cui si stacca dal Sole ed inoltrandosi nello spazio arriva sul nostro pianeta dopo aver percorso la bellezza di  150 milioni di chilometri . Chissa dopo quanto tempo il piccolo raggio arriverà sulla lontanissima Terra direte voi? Beh pensate,  ci impiegherà solamente 8,3 minuti viaggiando alla velocità di 300.000 km al secondo!

Immagine
Ora pensate che il piccolo raggio sia a sua volta formato da  minuscole particelle chiamate fotoni  e che il colore di tutti i fotoni raggruppati insieme sia il bianco. Il  bianco , colore del raggio luminoso, in realtà non è altro che un colore derivante dalla  sovrapposizione dei 7 colori che compongono l'arcobaleno: violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancione e rosso .
Ognuno di questi sette colori è caratterizzato da un'onda luminosa di lunghezza variabile. La  lunghezza dell'onda  è la distanza tra una cresta dell'onda stessa e quella immediatamente successiva. Minore è la distanza tra le due creste e minore risulta la lunghezza d'onda. I colori  violetto, indaco e blu  sono quelli con le lunghezze d'onda minori, mentre i colori  verde, giallo, arancio e rosso  sono quelli con lunghezze via via maggiori.
Immagine
Ora tornate con la mente al piccolo raggio di luce bianca formato a sua volta da tantissimi fotoni e pensate che dopo i suoi 8 minuti di viaggio nello spazio senza incontrare ostacoli  impatta con la famosa atmosfera terrestre  e nel penetrarla incontra sulla sua strada polveri, molecole di aria, goccioline di acqua sospesa, nuvole, cristalli di ghiaccio, etc, etc.
Immagine
Il raggio si fa forza e penetra nei vari strati atmosferici arrivando al suolo, ma  durante il tragitto perderà dei pezzi . Ma quali pezzi avrà perso e perchè? Beh, per forza di cose durante l'impatto con i vari ostacoli incontrati nell'atmosfera (polveri, molecole d'aria, acqua)  i fotoni più deboli abbandoneranno il raggio di luce e verranno diffusi in tutte le direzioni . Chi abbandonerà per primo il raggio nella sua scomposizione luminosa? Chi avrà l'onda di lunghezza minore, ovvero il colore violetto, l'indaco ed il blu. Proprio l'avere  una distanza tra le creste dell'onda troppo ravvicinata fa si che questi colori non riescano a schivare gli ostacoli , cosa che al contrario riesce ai restanti verde, giallo, arancione e rosso.
Ed ecco spiegato il motivo per cui  il cielo terso in assenza di nubi risulta blu  ai nostri occhi. Il blu è un colore con minor lunghezza d'onda che viene quindi diffuso per primo nell'atmosfera, mentre la restante parte del raggio arriva ai nostri occhi indisturbata mostrandoci così  il colore del sole chiaro  (giallo, arancione o rosso).
Nel suo cammino  nello spazio interplanetario il raggio non incontra deviazioni  e pertanto il colore dello spazio  risulta nero  ai nostri occhi.
Quando invece  i cieli si presentano coperti da nuvole , le particelle che le compongono fanno si che ogni componente del raggio luminoso venga diffusa in egual misura e pertanto la luce mantiene il suo colore originario bianco, ovvero  la nuvola risulterà ai nostri occhi bianca .
Più spessa sarà la nuvola  e più difficile sarà per il raggio luminoso oltrepassare l'ostacolo e da ciò deriverà il  colore grigio/nero  della nuvola stessa.
Immagine
Per finire vi chiederete il motivo per cui il  tramonto e l'alba risultano arancioni/rossi . Beh semplicemente perchè essendo il sole più inclinato rispetto alla verticale in cui si trova nelle ore centrali del giorno,  il raggio luminoso deve percorrere maggiore strada .
Durante il maggiore tragitto le componenti dei colori vengono via via diffuse partendo dal blu e arrivando ai colori  arancione e rosso , che  sono gli unici in grado di resistere agli "urti" fino alla fine . Ecco perchè il sole all'alba ed al tramonto ci pare rosso fuoco.
Commenti

Ci risiamo...torna la campana malefica

20/1/2016

Commenti

 
Bufere di neve, raffiche di vento gelido, 30 cm di manto nevoso fresco, temperature polari, autostrade bloccate per ore con protezione civile in aiuto degli automobilisti...
Sembrerebbe uno scenario da "the day after tomorrow" in stile siberiano e invece indovinate dove sono state vissute queste scene da film? Difficile da credere, ma trattasi della Salerno/Reggio Calabria e di Cosenza (oltre che del Sud in generale) nei giorni scorsi.
La colata di aria artica è stata davvero potente, ma la sua traiettoria ha fatto si che il Nord Italia sia stato totalmente saltato dalle precitazioni.
Insomma è andata come ci si aspettava con il freddo artico molto pungente (sulle Alpi anche fino a -26 gradi), ma assolutamente secco.
Vi avevo lasciati scrivendovi anche del possibile ritorno dell'altapressione...si la terribile altapressione che ci ha accompagnati per ben due mesi alla fine del 2015.
Vediamo allora con l'aiuto delle carte appena sfornate dai Centri di calcolo americani cosa è lecito aspettarsi per i prossimi giorni.
Ecco qui sotto la prima che si riferisce a venerdì 22...cosa notate a colpo d'occhio?
Beh non è difficile vedere come dalle Azzorre tutto quel colore arancio/giallo si espanda verso NordEst fin nel cuore dell'Europa.
Ebbene si...è proprio lei: l'altapressione che torna prepotente a farci visita.
Immagine
Purtroppo avete capito bene...dopo qualche sporadico giorno di pioggia e neve proprio a cavallo di Capodanno....pare che il periodo di pesante siccità voglia proseguire e che lo faccia in compagnia della "campana di altapressione".
Cosa significa in parole povere? Sole, qualche nuvola di passaggio e probabile ritorno delle nebbie in pianura.
Da segnalare solo qualche debole nevicata sui crinali alpini di confine durante la giornata di sabato 23.
Immagine
Quanto potrà durare questo nuovo periodo caratterizzato dal "mostro rosso" mangia inverno?
Giudicate voi stessi guardando queste carte...la terza ritrae la situazione del 2 febbraio con la campana rossa che si fa addirittura più pesante!
Immagine
Come sempre vi scrivo, le previsioni sono attendibili fino a 3/4 giorni, ma purtroppo quando i modelli insistono da giorni sulle stesse proiezioni è abbastanza probabile che le cose andranno proprio come sembra!
Saranno contenti i "caldofili", ma vorrei come sempre sottolineare che la siccità che stiamo vivendo potrebbe avere pesanti ripercussioni nella prossima stagione e ancor di più quest'estate.
Per fortuna l'inverno non è ancora finito e potrebbe avere ancora qualche cartuccia da sparare, ma purtroppo più il tempo passa e più la situazione si fa seria.
Vediamo se per il prossimo aggiornamento domenicale le cose verranno confermate o smentite.
Commenti

Freddo e neve arrivati...ma nel posto sbagliato

20/1/2016

Commenti

 
Vi avevo lasciati descrivendovi nei dettagli l'arrivo del freddo di origine polare direttamente nel cuore del Mediterraneo.
Durante l'ultima diretta radio con RSN avevo anche parlato di possibile neve sulla Sicilia e sulla Calabria, mentre ricordavo come il Nord Italia avrebbe subito solo un generale raffreddamento restando completamente a secco di precipitazioni.
Ebbene direi che la traiettoria gelida del "polare Express" ha seguito alla perfezione il percorso che i modelli matematici inquadravano: tempeste di neve e vento su tutti gli Appennini dall'Abruzzo verso Sud. Neve abbondante in Calabria, in Molise, in Sicilia fin sulle coste e imbiancate addirittura alcune città dell'Algeria!
Insomma molti di voi hanno commentato i miei post fotografici sulla pagina di Facebook con frasi del tipo "non c'è più religione"..."va tutto al contrario"...etc etc.
In effetti sono situazioni grottesche, ma come sempre vi dico, l'atmosfera è un insieme ben preciso di ingranaggi e tutto dipende da dove si posizionano le varie figure dominanti e da come esse decidono di muoversi.
Cosa aspettarsi ora?
Purtroppo per i freddo/nevofili ho pessime notizie, lo premetto!
Guardiamo come sempre le cartine che riporto qui sotto.
La prima si riferisce a martedi 19, giorno in cui prenderà forma una nuova velocissima perturbazione atlantica (la "B") che dal mar Ligure si spingerà fin verso lo Jonio percorrendo il mar Tirreno. Qualche debole precipitazione è attesa solo tra Liguria e alta Toscana, mentre il resto del Nord resterà all'asciutto con al massimo qualche nuvola. Temperature ancora freddine durante la notte e al primo mattino, ma nulla più.
Immagine
Mentre il Centro e soprattutto il Sud verranno ancora colpiti da pioggia e neve arriveremo a mercoledì 20 con il grosso del gelo siberiano che ormai inizierà ad arretrare, mentre (la vedete nella seconda carta qui in basso) l'altapressione azzorriana comincerà un nuovo innalzamento questa volta non più in pieno Oceano, ma verso il cuore dell'Europa (nel senso della freccia).
Immagine
Ecco quindi che dal prossimo weekend (la terza carta qui sotto) l'altapressione si sdraia dalla Spagna verso la Germania andando a coprire il Nord Italia con la sua coperta "calda" e portatrice di sereno e nebbie!
Ancora la nebbia direte voi? Si, purtroppo le carte vedono il ritorno anche pesante dell'altapressione che da sabato 23 potrebbe (e sottolineo potrebbe) tornare a dominare la scena addirittura fino al 3 di Febbraio.
Immagine
Insomma freddofili e nevofili all'ascolto...non c'è proprio trippa ne per i gatti ne per i loro cuccioli!
Il trend che ci ha regalato il vecchio 2015 (secco e altopressorio) pare voler continuare per il Nord Italia.
Diverso il discorso per il Centro e per il Sud, che dopo la "mazzata artica" dello scorso weekend, continuerà a ricevere freddo e neve anche durante i primi giorni di questa settimana.
Alla prossima per le conferme o le smentite.
Commenti

Forse non tutti sanno che...

14/1/2016

Commenti

 
Si sente sempre parlare di altapressione e bassa pressione durante le previsioni meteo!
Ma voi sapete cosa sono? Ciclone o anticiclone...quale la differenza?
Chi me segue dovrebbe ormai averlo capito e dovrebbe anche aver associato l'altapressione (anticiclone) al bel tempo e la bassa pressione (ciclone o depressione) al brutto.

Allora provo a spiegarvi in poche semplici parole e con l'aiuto di un disegnino (perdonatemi la scarsa vena pittorica) la differenza tra queste due figure.

Come spesso vi racconto l'atmosfera è da immaginare come un enorme insieme di ingranaggi che funzionano come se fossimo all'interno di un gigantesco orologio a lancette.

Per muoversi, le lancette di un orologio usano un ingranaggio fatto di tante rotelline dentate, alcune delle quali girano in senso antiorario e altre in senso orario e intrecciandosi tra loro danno vita al movimento.
Ebbene...pensate alle basse pressioni e alle alte pressioni come a delle rotelline di un ingranaggio.
Guardiamo insieme il disegno.

A sinistra vi ho schizzato l'altapressione o circolazione anticiclonica che dir si voglia.
Essa è una zona dell"atmosfera in cui una colonna d'aria viene schiacciata dall'alto verso il basso...cosi facendo l'aria viene compressa e riscaldata. Scaldandosi viene a mancare il fenomeno della condensazione....ovvero il passaggio da stato gassoso a stato liquido del vapore acqueo contenuto nell'aria (banalmente l'umidità). In poche parole schiacciandosi e riscaldandosi la colonna d'aria si secca e questo inibisce la formazione di nuvole (che non sono altro che gocce di acqua formatasi per condensazione dell'aria umida). Ecco il motivo per cui generalmente quando c'è altapressione non ci sono nuvole e regna il sole.

A destra invece vi ho disegnato la bassa pressione o circolazione ciclonica.
Al contrario dell'altaprssione....in questo caso l'aria si stacca da terra e sale verso l'alto. Andando verso l'alto l'aria tende a raffreddarsi e via via che sale il raffreddamento induce il fenomeno della condensazione. Arriva cioè un punto in cui il vapore acqueo contenuto nella colonna d'aria si raffredda e passa dallo stato gassoso a quello liquido. Questo da vita alla nuvola e all'eventuale pioggia. Ecco il motivo per cui la bassa pressione generalmente porta il brutto tempo.
Un esempio banale di condensazione è lo specchio del vostro bagno quando fate la doccia....l'aria calda e umida del bagno quando tocca la superficie fredda dello specchio si raffredda e il vapore acqueo in essa contenuto passa da gassoso a liquido formando le gocce sullo specchio. Passando invece con il phon caldo sul vetro magicamente lo specchio torna ad asciugarsi.
Immagine
Torniamo quindi alle nostre due colonne d'aria del disegno, perchè come vedete ho disegnato anche delle frecce che indicano una rotazione.
Si, perchè la Terra anche se non sembra gira e girando da vita a una forza "invisibile" che si chiama forza di Coriolis, capace di deviare i movimenti delle masse di aria.
Il movimento delle masse di aria di norma va sempre dall'area di altapressione verso quella di bassa pressione (la freccia nera che ho disegnato da Alta a Bassa).
L'aria che nella colonna di bassa pressione si stacca dal suolo andando verso l'alto lascia un vuoto sotto di essa e questo vuoto viene colmato dall'aria proveniente dalla colonna ad alta pressione, che al contrario si trova ad avere al suolo molta più aria essendo compressa dall'alto.

È così che prende vita il vento...ovvero uno spostamento di una massa d'aria da una zona di altapressione a una di bassa.

Qui entra in gioco la forza "invisibile" di Coriolis...che imprime una deviazione allo spostamento della massa d'aria verso destra. Ecco quindi che questa deviazione da vita a un movimento in senso orario agli anticicloni (altapressione) e in senso antiorario ai cicloni (basse pressioni o depressioni che dir si voglia).

Riassumendo abbiamo imparato questi concetti di base:
- il vento si forma per lo spostamento d'aria da una zona di altapressione verso una di bassa pressione
- l'altapressione è una colonna d'aria che viene schiacciata al suolo e che ruota in senso orario intorno al suo perno portando bel tempo
- la bassa pressione è una colonna d'aria che sale dal suolo verso l'alto e che ruota in senso antiorario intorno al suo perno (detto anche occhio del ciclone o minimo depressionario) portando brutto tempo.

Ultima cosa importantissima: nell'emisfero terrestre a Sud dell'equatore i movimenti di rotazione sono esattamente il contrario di quelli del nostro emisfero a Nord dell'equatore...perchè la forza di Coriolis a Sud imprime una deviazione verso sinistra e non più verso destra.
Quindi sotto l'equatore l'altapressione ruoterà in senso antiorario e la bassa pressione in senso orario.


Se siete arrivati a leggere fin qui senza dover prendere un Aulin...allora avete imparato alcuni punti fondamentali per capire come si muove questo fantastico ingranaggio che governa l'atmosfera fatto di un insieme di alte e basse pressioni che si intrecciano tra loro.
Immagine
Commenti

Freddo (secchino) in arrivo sul binario 2

13/1/2016

Commenti

 
Domenica scorsa vi avevo descritto una settimana dalla doppia faccia: la prima parte mite e umida e la seconda fredda e secca.
Se ricordate, la colpa dei flussi umidi e caldi della prima parte sarebbe stata da imputare a una profonda depressione che dalle isole britanniche avrebbe coinvolto tutta Europa, Nord e Centro Italia compresi.
Ebbene lunedi addirittura si sono verificati forti temporali sul NordEst con episodi di grandine, mentre tra Liguria e alta Toscana si sono abbattuti forti venti di burrasca e mareggiate.
Con il traslare del perno della suddetta depressione atlantica verso Est (vi rimando all'articolo nel sito dove spiego il meccanismo dell'alta e bassa pressione) i venti hanno cambiato la direzione passando da SudOvest a NordOvest.
Questo cambio di direzione ha portato all'attivazione di venti di fohn che dalle Alpi hanno soffiato sulle pianure seccando l'aria e innalzando le temperature (oggi massime tra i 10 e i 14 gradi dove soffiava maggiormente il vento di caduta). Purtroppo questo innalzamento ha provocato alcune slavine in montagna con vittime.

E ora?
Guardiamo insieme come sempre le carte che vi allego.
La prima si riferisce a domani, giovedì 14. Vi avevo scritto che da domani sarebbe iniziato il processo di raffreddamento per mano di una colata di aria artica dalla Scandinavia favorita dall'innalzamento verso l'Islanda dell'altapressione delle Azzorre (lingua gialla in figura).
Vista la carta qui sotto confermo la previsione aggiungendo che, prima dell'arrivo del freddo, avremo una veloce perturbazione (la B sul mar Ligure in cartina) che si formerà domani mattina a largo della Liguria e si sposterà in giornata passando su Emilia e Romagna.
Questa depressione porterà con se la pioggia che inizialmente investirà la Liguria specie di Ponente (accumuli importanti) per poi arrivare su tutta l'Emilia e sul basso Veneto tra pomeriggio e sera. Le zone a Nord del fiume Po dovrebbero essere saltate dalle precipitazioni o riceverne in quantità molto scarsa.
Entro la tarda sera tutto il Nord si sarà comunque liberato dalle precipitazioni.
E la neve? Domani cadrà con alta probabilità sulla Val d'Aosta, Alpi piemontesi di confine e sugli Appennini emiliani. Altrove molto più probabile la pioggia, specie in pianura. Episodi di fiocchi coreografici anche in pianura sono possibili solo in caso di intense precipitazioni.
Immagine
Venerdi tempo asciutto sul Nord Italia ad esclusione del'estremo NordEst dove potrebbero verificarsi nuove piogge al piano (e nevicate sulle Alpi di confine). Inizieranno a calare le temperature di qualche grado.
Passiamo alla seconda carta che si riferisce a sabato 16, giorno in cui inizierà a prendere corpo il vero raffreddamento.
Come potete notare, l'altapressione in pieno Atlantico si sarà spinta fin verso l'Islanda creando lo spazio necessario alla massa di aria gelida che dalla Scandinavia si tufferà letteralmente nel cuore del Mediterraneo.
Sarà una colata artica davvero bella tosta che ci riporterà in poche ore in inverno dal punto di vista delle temperature (un calo fino a 10 gradi rispetto ad oggi).
Come già vi avevo accennato l'ultima volta, la traiettoria della colata sarà però di quelle che porterà sul Nord Italia solo freddo secco e venti da NordEst.
Nessuna pioggia o nevicata prevista quindi se non sui rilievi alpini di confine.
Immagine
La terza carta qui sotto si riferisce invece a domenica 17 quando saremo nel pieno del peggioramento.
Guardate che profonda depressione prenderà vita sul basso Adriatico....mentre al Nord si vivrà una nuova giornata fredda e secca, al CentroSud Adriatico si avranno venti intensi accompagnati da neve fin sulle coste e localmente abbondante sugli Appennini!
La depressione e il freddo arriveranno perfino a toccare il Nord Africa.
Immagine
insomma sarà una colata fredda abbastanza pesante, ma non in grado di riportare la neve sulle montagne del Nord (se non qualche debole spruzzatina). Rientreremo nella norma per il periodo con le temperature che scenderanno sotto lo zero durante la notte (le Alpi vivranno anche momenti gelidi nel weekend).
Il maltempo colpirà invece il CentroSud sulle regioni che si affacciano sui Balcani.
A seguire con la nuova settimana (che rimarrà fredda) potrebbe arrivare una nuova veloce depressione atlantica tra lunedì sera e martedì mattina con la possibilità di avere qualche nevicata sul NordOvest (Liguria e basso Piemonte) dato il freddo al suolo accumulato nei giorni precedenti.
Per il resto al momento nessuna precipitazione da segnalare nemmeno nei giorni a seguire.
Come sempre vi scrivo, per poter capire cosa succederà dopo i 4/5 giorni occorre aggiornarci a domenica prossima.
Alla prossima quindi per le conferme o le smentite.
Commenti

Settimana "double face"

10/1/2016

Commenti

 
Ci eravamo lasciati con l'ipotesi di una serie di perturbazioni che nel corso dei giorni appena passati avrebbero portato pioggia in pianura e neve sui rilievi a quote medio/alte seppur in un contesto termico più tardo autunnale che prettamente invernale.
Ebbene direi che la previsione è stata rispettata sia in termini di tempistiche che di precipitazioni con le Alpi nuovamente innevate dai 1500 in su anche se i maggiori quantitativi si sono concetrati su Val d'Aosta e parte del Trentino.
Da giorni vi scrivo che non c'è nulla di eclatante all'orizzonte e che per le nostre sorti tutto dipende dai movimenti del Vortice sul Polo Nord e dell'altapressione in Oceano Atlantico.
Vediamo insieme con l'aiuto delle carte appena sfornate dai modelli l'evoluzione del tempo dei prossimi giorni, premettendo che a questo giro l'Atmosfera si sta impegnando per ingarbugliare la situazione e che il livello di difficoltà previsionale è passato da "easy" a "medium/hard" (ma quando il gioco si fa duro...è più bello giocare).

Cosa vedete dalla prima carta che si riferisce a lunedi 11?
È ben visibile proprio sull'Inghilterra una depressione ("B") tanto profonda quanto vasta in dimensioni (coinvolge buona parte del Vecchio Continente).
Come tutte le depressioni essa soffia ruotando in senso antiorario e i venti accompagnati da questo movimento tra lunedì e martedì saranno davvero forti (più sono vicini e fitti i cerchi concentrici all'interno della depressione e più forti sono i venti).
Domani i venti legati alla depressione soffieranno sull'Italia da Sud/Ovest e forti mareggiate colpiranno le coste dell'Alta Toscana e del Levante Ligure. Anche l'alto Adriatico ne risentirà e risulterà molto mosso.
Confermo quanto già scritto mercoledì scorso ovvero che le precipitazioni saranno piovose sulle pianure a Nord del fiume Po e nevose a quote medio/alte (sopra i 1500 mt) sulle Alpi.
Martedì 12 la depressione si sarà allontanata verso Est portando così un miglioramento del tempo con le precipitazioni che potranno risultare deboli solo sulle Alpi di confine...altrove tempo asciutto.
La rotazione dei venti che vi ho appena descritto porterà addirittura un'innalzamento della temperatura che non scenderà sotto i 6/7 gradi di massima con punte di 12/13 tra alta Toscana ed Emilia (motivo per cui la neve è attesa solo a quote medio/alte).
Immagine
La seconda carta qui sotto si riferisce invece al pomeriggio di mercoledì.
Notate le molte depressioni a spasso per le alte latitudini europee e l'altapressione (area arancio/gialla) che riguadagna terreno andando a coinvolgere la Spagna e parzialmente la Sicilia e la Sardegna.
Per mercoledì 13 sul Nord Italia non sono attese precipitazioni e i cieli saranno variabili con nuvole di passaggio. Temperature ancora abbastanza alte per il periodo.

Fin qui abbiamo visto la prima "faccia" della settimana...ma come ho scritto nel titolo essa sarà "double face".
Proprio da giovedì 14 le cose dovrebbero iniziare a cambiare, prima di tutto partendo dalle temperature che si abbasseranno di qualche grado.
Durante la giornata del 14 dovrebbe poi arrivare anche una nuova e veloce perturbazione dalla Francia che riporterà la pioggia (anche intensa sulla Liguria e Alta Toscana) da Ovest verso Est saltando nuovamente il basso Piemonte. Ancora medio/alta però la quota della neve sulle Alpi.

Immagine
Ecco che siamo arrivati all'ultima carta che si riferisce a sabato 16...cosa notate?
L' altapressione, dalle Azzorre già a partire da venerdì comincerà a salire verso Nord in direzione Islanda e questo movimento, di cui avevo già accennato l'ultima volta, potrebbe creare i presupposti perchè il gelo (questa volta quello più intenso) possa tuffarsi fin verso il Mediterraneo proveniendo da NordEst....quindi un freddo secco e intenso non essendo passato sul mare, ma solo sulla terraferma.
Ad oggi i modelli prevedono l'arrivo di una massa di aria fredda e secca tanto da abbassare le temperature con i primi "sottozero" anche durante il giorno, ma senza precipitazioni sul Nord Italia.
Un freddo secco e sterile per le montagne che andrebbero abbondantemente nel freezer, ma purtroppo senza novità sul fronte nevoso.
Potrebbe essere invece diversa la situazione sul Centro/Sud nel prossimo weekend con una "trottolina" depressionaria che viaggerebbe dal Ligure fino allo Ionio portando forti venti, piogge e neve sui rilievi.

Riassumendo direi che entriamo in una settimana molto movimentata che porterà sul Nord Italia prima il caldo umido e piovoso e poi il freddo secco e intenso.
Alla prossima per le conferme o le smentite.
Immagine
Commenti
<<Precedente
    Immagine


    MeteoTef

    Ciao sono MeteoTef...dalla passione per la meteorologia nasce questo sito di previsioni per il Nord Italia.  Il sito viene aggiornato il mercoledi e la domenica sera.

    Archivio

    Ottobre 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015

    Feed RSS

  • Home
  • Previsioni
  • Contattami